Manifesti sul Ticino
Quello dell'offerta turistica è uno dei molti volti - forse il più clamoroso, il più lustrato - con cui il Ticino si fa guardare dal di fuori. Duecento manifesti, vissuti nel volgere effimero ma luccicante d'una stagione lungo il filo di cento anni, possono essere anche le immagini a colori, le cartoline illustrate della nostra storia turistica; che è anche storia di costume, di gusti, di atmosfere, di ipotesi giuste e sbagliate, di vocazioni estetiche ed economiche, di grazie palesate e di pregiudizi coltivati.
La raccolta di questi manifesti, sottratti a una dimenticanza destinata ad essere definitiva per la natura stessa dei cartelloni, che sono offerte temporanee, non durature, costituisce oggi una sorta di contrappunto vivace, sgargiante, talvolta leggiadro e talaltra eccessivamente caricato, della nostra vicenda turistica nel corso di un secolo.
La catalogazione dei manifesti, oltre ad essere memoria cartellonistica e notizia grafica, vuole figurare anche come un augurio, vivacemente dipinto, all'Ente turistico cantonale. V'è poi da sperare che sfogliando queste pagine non gravi si possano trovare tempo e spunto per riflettere, fra un'immagine e l'altra, sui vantaggi e sui limiti di una vocazione - quella turistica - che sembra essere ormai assegnata d'ufficio al Ticino ma che ha anche molti modi e valori per essere correttamente e utilmente vissuta.
Fonte: Manifesti sul Ticino - A cura di Michele Fazioli e Orio Galli. 1982 Armando Dadò editore.
Ristampato nel 1991 in occasione dei Settecento anni della Confederazione.