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Maddalena

Avete mai visto un’opera lirica che parla di voi? Dei vostri luoghi? Dei roghi dell’inquisizione in Piazza Duomo? 

A novembre a Lugano potrete: il 3, 4, 5 novembre si terrà la prima esecuzione assoluta di un’opera contemporanea ambientata proprio tra Como e il Ticino. 

Si tratta di “Maddalena”, il compositore è lo svizzero Thomas Trachsel, e il soggetto trae ispirazione dai personaggi dei romanzi di Carlo Silini “Il ladro di ragazze” e “Latte e sangue” (Capelli editore). Il personaggio della protagonista, Maddalena, richiama altre eroine, archetipi delle fiabe e dei romanzi della tradizione occidentale, e tutta la narrazione evoca grandi esempi della letteratura e della storia del teatro musicale: dalla Chimera di Sebastiano Vassalli, al Nome della rosa di Umberto Eco a Notre Dame de Paris (sia nella versione letteraria di Victor Hugo, sia nella sua trasposizione in musical di Riccardo Cocciante) per le tematiche legate ai processi dell’Inquisizione e ai roghi di streghe (che al tempo avvenivano proprio nell’odierna piazza Duomo); ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni per i richiami ai briganti e ai rapimenti di giovani ragazze; alla Tosca, poiché come nell’opera di Puccini, anche in Maddalena ci sono ritratti di Madonne con le fattezze di uno dei personaggi; al Parsifal wagneriano, per i riferimenti alla religione e alle processioni rituali e sacre.

Ambientata a metà Seicento tra il Ducato di Milano e i baliaggi svizzeri a sud delle Alpi, quella di Maddalena è una storia sensuale e violenta in cui magia bianca e magia nera si intrecciano a vicende popolari e alle radici del Ticino, ispirata all’antica leggenda di un negromante svizzero e della sua giovane e bellissima nemesi. La protagonista è certamente la giovane che porta lo stesso nome del titolo dell’opera, ma è da ritenersi un dramma corale: attorno a lei si muovono il crudele Mago di Cantone, i genitori Antonio e Barbara, gli affetti acquisiti di Lena e Tonio, i nobili, i briganti: ognuno con le proprie debolezze e fragilità, che si rispecchiano nelle rispettive azioni, buone o cattive che siano. 

Maddalena è la prima opera lirica composta per orchestra di soli fiati, e vuole essere un prodotto culturale destinato a valorizzare il territorio e i suoi artisti contemporanei, creando allo stesso tempo un ponte con la tradizione.

Per quanto esistano molti arrangiamenti per organico di soli fiati di opere liriche (originariamente per orchestra sinfonica), mai nessuna opera lirica è stata composta specificatamente per questo organico.  La particolarità timbrica della formazione è usata per esasperare l’impatto drammaturgico della scrittura musicale da parte del compositore Thomas Trachsel: ne emerge un risultato sonoro di imponente meraviglia da una parte, e di sottile intimità dall’altra.

Il repertorio di tali formazioni è fatto in amplissima parte dalle trascrizioni per organico di soli fiati delle più grandi pagine di musica classica, ed è per questo che l’orchestra di fiati si prefigura come il perfetto punto di contatto tra l’opera lirica intesa come massima espressione del teatro musicale “colto” e la musica fruita e ascoltata sul territorio in moltissimi contesti della quotidianità (processioni liturgiche, ricorrenze civiche, in molti casi anche quelli carnevaleschi): è, dunque, l’organico d’elezione per un prodotto artistico che vuole proporsi come un invito alla partecipazione di tutti i tipi di pubblico.

In Svizzera, di orchestre di fiati ve ne sono moltissime, di svariati livelli, che vanno dalle formazioni amatoriali a quelle di altissimo profilo professionale: ed è proprio questo il caso della Civica Filarmonica di Mendrisio, tra le più importanti della Svizzera, alla quale è affidata l’esecuzione dell’opera. Alla direzione ci sarà il M° Carlo Balmelli, tra i più noti direttori d’orchestra elvetici, pure alla testa della Stadtharmonie Zürich Oerlikon- Seebach e della Konkordia di Egerkingen, anche questi complessi musicali d’eccellenza, nel 2022 insignito del prestigioso premio Stephan Jaeggi, il maggior riconoscimento svizzero in campo bandistico. Recentemente ha ricevuto dall’Ufficio Federale della Cultura il Premio per la Musica 2023. Interpreti saranno Stephanie Bühlmann, Camilla Antonini, Gianluca Zampieri, Julia Gertseva ed Eugene Villanueva, le parti corali al Coro Lirico di Lugano diretto da Andrea Cupia, mentre la regia sarà di Diego Bernasconi e le scene di Tobia Botta.

La realizzazione avviene grazie all’Associazione Maddalena, i cui membri, dopo gli allestimenti nel 2003 e nel 2007 di Sacra terra del Ticino di Mantegazzi (evocativa delle radici del Ticino), e Guglielmo Tell di Rossini (altra storia svizzera) hanno serbato nel cassetto per anni il sogno di completare una sorta di trilogia operistica dedicata al territorio. Dopo il successo editoriale dei due romanzi di Carlo Silini Il ladro di ragazze e Latte e sangue, le vicende del Mago di Cantone, sorta di mito fondante del Mendrisiotto, sono diventate il soggetto privilegiato per una nuova e coraggiosa impresa artistica, che ha il fine di creare un’opera che rappresenti le radici storico-culturali del Ticino. 

Nella composizione, Trachsel ha voluto sottolineare il legame con il territorio del Ticino e del Comasco connotando anche acusticamente i brani, e si è dunque ispirato a diverse melodie e segnali acustici che costellano il paesaggio sonoro della tradizione folkloristica sacra del luogo, citando ad esempio momenti musicali tipici della Settimana Santa di Mendrisio, le cui processioni e momenti rituali sono patrimonio Unesco.

Date

  • Venerdì 3 novembre 2023
  • Sabato 4 novembre 2023
  • Domenica 5 novembre 2023

Prezzi

  • Categoria 1: CHF 90.-
  • Categoria 2: CHF 70.- (nella Categoria 2: possibilità di acquisto biglietti a giovani fino a 25 anni a CHF 35.-)
  • Prevendite

Caratteristiche

  • APERTURA ven... sab: 20:00
    dom: 16:00
  • TIPOLOGIA Musica classica , Ritrovi , Teatro