La Quaresima comincia nelle zone di rito romano il giorno dopo il martedì grasso, il mercoledì "delle ceneri". La mattina presto tutti si recavano in chiesa, dove venivano bruciati i rami di ulivo benedetti l'anno prima la domenica delle Palme. La cenere veniva poi sparsa dal sacerdote sul capo dei fedeli, un pizzico ciascuno, a richiamare la pochezza della realtà umana.
Durante il periodo quaresimale le funzioni religiose si moltiplicavano: alla messa e al rosario si affiancavano cerimonie penitenziali, processioni, ascolto delle predicazioni. Si osservava la regola di mangiare poco e di magro: durante la Quaresima erano banditi la carne e spesso anche il pesce e le uova. Il venerdì ("dì d'oli") non si usavano neanche i condimenti quali lo strutto o il burro. Era un tempo all'insegna del rigore e della penitenza, da cui erano banditi svaghi e divertimenti.
Concludeva il periodo quaresimale la settimana santa, ricca di tradizioni religiose di grande valore simbolico.