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Chiesa di S. Stefano

Documentata fin dal 1078, ricevette l'odierno aspetto nel 1444 quando venne rinnovata. Altri rimaneggiamenti datano del terzo quarto del diciottesimo secolo, ed i restauri al 1935.

Della costruzione primitiva romanica si è conservato il campanile incorporato ora nell'asse mediano della facciata; alta torre non intonacata di sette piani ritmati da nicchie cieche e bifore (in alto frammentate), coronata da un tetto conico tardomedievale. In facciata: portico a tre campate di colonne e, a destra, resti di una figura gotica affrescata di San Cristoforo. Sopra la porta laterale di destra, datata sull'architrave 1444 (o 1445?) lunetta contenente una Madonna dipinta all'interno di una gloria a raggiera e circondata da coppie d'angeli. Vasta navata di quattro campate voltate a crociera sorrette da archi trasversali in mattoni, delimitanti cappelle laterali. La quinta campata ed il coro semicircolare, aggiunti in epoca barocca, sono articolati da pilastri reggenti il cornicione su cui è impostata la volta a botte lunettata. Ricchissimi addobbi: altare maggiore neoclassico portante un tempietto a colonne; a ridosso dello stesso, retablo in stucco del tardo Settecento e notevole dipinto della Lapidazione di Santo Stefano, databile al tardo 16° secolo; stalli del coro rinascimentali per quattordici cantori, decorati da colonnine, conchiglie a lunetta e bassorilievi scolpiti a motivi ornamentali, vegetali e figurativi, opera firmata da Andrea Caratano da Varese nel 1568. Sulle pareti laterali del coro: due scene dipinte dalla vita di Santo Stefano, con cornici illusionistiche, degli anni 1770/80. Cappelle laterali, fianco sud (la descrizione procede dal coro verso la facciata): nella prima, organo con parapetto dipinto in tecnica "camaieu" 18° secolo; nella seconda, priva d'altare, affresco staccato della Madonna in trono, datato 1577. La terza dedicata alle Povere Anime, presenta degli stucchi sulla volta, databili del terzo quarto del 17° secolo e, nel retablo in stucco, un affresco della Crocifissione. La quarta cappella, di Sant'Antonio, contiene stucchi sulla volta, datati 1666. Nella quinta cappella, affreschi tardogotici della seconda metà del Quattrocento.