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Aurigeno - Someo (it. 1.2)

Questo itinerario si snoda attraverso selve castanili, ronchi cintati da muri a secco e cascine. Dietro la casa comunale di Aurigeno salire alla "Villa Parigina", quindi piegare a destra e attraversare il Rì di Dentro, la cui furia ha divelto a più riprese il ponte. Passando alle spalle della zona edilizia moderna, dove nel 1994 è venuta alla luce un'estesa necropoli romana risalente al II-III secolo d.C., si giunge ai grotti di Moghegno, scavati a grandi profondità. In paese sono conservate due torbe e splendide costruzioni in sasso dei secoli XVII e XVIII.
All'uscita di Moghegno prendere la stradina asfaltata, oltrepassare la passerella per Maggia (ufficio turistico, alimentari, farmacia, banca, autobus) e alcuni mulini allineati lungo un ruscello, per riprendere l'antica carrale che conduce a Lodano. Proseguire fino all'imbocco della valle omonima. Al primo bivio, dopo il ponte, scendere a destra ai piedi di estesi vigneti, fino ad una grande fattoria, che si aggira a monte. Il sentiero continua pianeggiante tra il greto e il pendio inselvatichito: una breve cengia conduce alla passerella di Giumaglio.
Poco più avanti (cappella e cippo di confine), seguono prati e vigneti costellati da numerosi cascinali, poi un lungo tratto non bonificato, dove i resti di antiche frane si alternano a sedimenti alluvionali e a zone umide, infine alcuni prati cintati ora adibiti a pascolo.
La passerella di Someo, coi suoi 340 m la più lunga in Vallemaggia, permette di constatare la devastante portata del fiume, che inonda periodicamente il fondovalle. Sulla riva opposta, volgere a destra per raggiungere Someo, a sinistra se si vuole proseguire per Cevio.

TICINO-TOURISM declina ogni responsabilità in caso di incidente.

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  • Flavio Zappa