Il 2 luglio 1923 si spegneva a Stabio lo scultore Natale Albisetti, artista insigne che “appartenne a quella categoria di pionieri dell’arte che illustrarono all’estero e tennero alto il buon nome del Ticino e il prestigio artistico della Svizzera Italiana” (Popolo e Libertà, 12 luglio 1923). Lo scultore lasciava al Comune di Stabio quanto contenuto nei suoi atelier di Parigi e Stabio e già poche settimane dopo la scomparsa Apollonio Pessina, rappresentante della vedova Fortunata Albisetti, compilava l’inventario comprendente una settantina di opere in gesso (busti, bozzetti, bassorilievi), la biblioteca, oltre che dipinti, disegni e fotografie.
Il 24 marzo 2018 è stato inaugurato a Stabio lo Spazio Albisetti, che presenta una selezione di modelli originali in gesso dell’artista. Nelle intenzioni delle curatrici, questa piccola ma significativa gipsoteca vuole diventare un punto di riferimento per lo studio, la conoscenza e la diffusione dell’opera dello scultore, mettendo in mostra a rotazione l’intero percorso creativo di Albisetti.
Attualmente, nel sobrio allestimento che a livello cromatico vuole ricordare gli interni di una casa borghese della seconda metà dell’Ottocento, sono collocate alcune delle opere più conosciute dell’artista, quali l’Amor materno, esposto alla Nazionale di Ginevra del 1896 e acquistato dalla Confederazione, il ritratto della Madre, opera venata di un potente realismo e dal taglio quasi fotografico, e il ritratto del medico e politico francese Paul Brousse, la cui versione in bronzo è conservata al Père-Lachaise a Parigi.
Giorni e orari di apertura:
- 1° domenica di ogni mese dalle 14.00 alle 17.00
- Aperture fuori orario (50 CHF) e visite guidate (80 CHF) su prenotazione
- Chiusura estiva dal 1 luglio al 15 agosto
Caratteristiche
- STRUTTURA Adatto per famiglie
- MUSEI Musei d'arte , Musei storici , Musei tematici