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Chiesa della Purificazione della Beata Vergine

La chiesa, documentata dal 1359, ha subito diverse trasformazioni nei secoli successivi; nel 1613 le fu data l'impronta barocca. La volta a botte della navata è ottocentesca.
Il coro presenta una ricca decorazione: assai pregevoli gli affreschi, attribuiti a Isidoro Bianchi di Campione, e gli stucchi che li incorniciano, opera dei fratelli Marchi di Comano (XVII secolo). La grande pala d'altare raffigurante la Purificazione della Madonna è attribuita al Caresana e databile all'inizio del XVII secolo. L'altare in marmo opera di G. B. Adami è del 1762. Il paliotto in scagliola mostra una scena della Presentazione al tempio.