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Max Frisch

Scrittore ed architetto svizzero, Max Frisch nasce a Zurigo nel 1911. Nel 1942 si laurea in architettura. Nel 1947 incontra Bertolt Brecht e Friedrich Dürrenmatt. Incontri che lo influenzeranno nel suo percorso artistico. Nel 1954 si separa dalla sua famiglia, e dopo aver chiuso il suo studio di architettura nel 1955 inizia a lavorare come libero scrittore. È noto soprattutto per le opere teatrali, che rivelano l'influsso di Brecht e di Thorton Wilder. Tutta la sua opera, nella quale si alternano toni saggistici e spunti di comicità grottesca, è centrata sul rapporto tra individuo e collettività, e sulla tragica sopraffazione di cui il singolo è vittima.

Berzona, in Valle Onsernone (Ticino) è il luogo dove Max Frisch si ritira durante gli ultimi anni della propria vita. Un piccolo paesino di appena 82 abitanti, senza bar, né ristoranti, che custodisce le caratteristiche di un tempo. A Berzona Frisch compone uno dei suoi scritti più celebri: “L'uomo compare nell'olocene” (1979), dove prevale l’impronta biografica. In estate capita d’incontrare turisti muniti del volume di Frisch “in pellegrinaggio” a Berzona che vagano per le viuzze del villaggio cercando la casa nello scrittore svizzero.