Casima

Posto a 618 metri di altezza, Casima è un insediamento sulla sponda destra del fiume Breggia. Sorto probabilmente durante il Medioevo e menzionato per la prima volta nel 1507, l’abitato dipendeva da Cabbio sino al 1805, anno in cui si costituì in comune autonomo. Qualche tempo prima si era già consumata la separazione delle due comunità dal punto di vista religioso, con la creazione della parrocchia di Casima nel 1788 e l’elevazione a parrocchiale della chiesa dell’Addolorata e di San Carlo Borromeo, riedificata in stile neoclassico a partire dal 1789 inglobando un edificio più antico (già noto nel 1619) e consacrata nel 1823. L’Alpe Traversa, i cui resti sono oggi invasi dalla vegetazione, faceva parte del comprensorio dell’ex comune che, a partire dalla metà del XIX secolo, vide la propria popolazione ridursi drasticamente: dai 149 abitanti nel 1850 ai soli 34 del 1980.

Al giorno d’oggi questa tendenza sembra essersi arrestata, grazie anche alla nuova vocazione residenziale assunta da Casima che, dal 2004, fa parte, assieme a Monte e a Campora (ex frazione di Caneggio), del Comune di Castel San Pietro. L’allevamento di ovini e caprini è l’unica attività rurale tradizionale ancora praticata, mentre si sono perse le tracce delle colture su ronchi di cereali e patate e della produzione di legna e carbone per l’esportazione. Queste attività, unite all’emigrazione periodica prima e verso le Americhe dopo il 1850, costituivano i pilastri della fragile economia del paese.

Casima è altresì un esempio di come gli abitati della sponda destra della valle (così come a Monte e Campora) dipendessero dal punto di vista amministrativo da quelli della sponda sinistra (Caneggio, Bruzella e Cabbio) e fossero ad essi collegati tramite un’antica rete di sentieri sul fondovalle, come, ad esempio, quello che attraversa il fiume sul Punt da Campura, costruito verso la metà del XVIII secolo, ristrutturato nel 1994 e che unisce Caneggio alla sua ex frazione. La scarsità di terreni portava infatti le comunità della valle a costruire insediamenti compatti, a disporre gli appezzamenti a varie quote su entrambe le sponde della Breggia.